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La vera storia di un trader

La vera storia di un trader

Vi racconto la mia storia non per esibizionismo ma per far comprendere a chi si avvicina a questo mondo, quanto può essere tortuosa e complessa la strada per diventare un vero trader. Ovviamente questa è solo la mia storia, non la regola. Buona lettura.

Classe 1975, informatico. La mia carriera lavorativa è iniziata nel ’97 in Microsoft Italia. In seguito diventai schiavo dello Stato con una fantastica ideona: la P.IVA. Nonostante il successo, la realtà era costituita da tasse, tasse e ancora tasse. Da un calcolo elementare oltre il 70%… IVA, IRPEF, INPS… Fai tu il calcolo, una vera follia! Qualcosa non tornava, dovevo trovare una soluzione.

Al di là dei falsi miti attorno al mondo della finanza (almeno di questo ne ero consapevole), mi piaceva l’idea di fondo: mettere a frutto un capitale e risolvere tutti i problemi con la teoria dell’interesse composto.

Un inizio tutto in salita

Confermata l’idea, mi misi subito al lavoro. Prima operazione di trading nel 2001: avevo identificato un’azienda americana con progetti interessanti, quotata al mercato OTC-BB in contrattazione fuori cancello (niente di più “facile”)… Grazie alle mie “ottime” conoscenze e al mio amico Murphy sempre presente, l’azienda fallì nell’arco di pochi mesi e io persi tutto l’investimento. Ottimo inizio.

Mi misi quindi alla ricerca di informazioni e internet, che in questo è super efficiente, mi offrì immediatamente una quantità infinita di allettanti opportunità che solo un pazzo non coglierebbe al volo: le opzioni binarie (se sai cosa sono, non ridere ti prego). Oggi fortunatamente sono vietate, ma al tempo era possibile finirci in mezzo. Neanche a dirlo persi tutto l’investimento in pochi giorni. Di nuovo.

Ingenuo sì, ma stupido no. Compresi che non era facile come volevano farlo apparire. Decisi di mettere un punto a tutto questo, di studiare e di riprendere gli investimenti solo dopo averne compreso a fondo i meccanismi.

Lo studio

Comprai molti libri e li studiai molto attentamente. Approfondii ogni possibile strategia “svelata” su internet. Di giorno, di notte… Dedicai ogni minuto libero allo studio della materia, convinto di poter acquisire la tecnica “infallibile” che mi avrebbe permesso di battere il mercato.

Trascorse qualche anno dal mio ultimo investimento e questa volta aprii un conto DEMO per testare le mie abilità senza perdere anche le mutande. Purtroppo il cervello umano tende a focalizzarsi sulle cose positive, facendoci credere che ogni errore commesso possa non ripetersi più grazie all’esperienza acquisita.

Passai così ad un conto REAL, pensando di aver ben compreso tutti i meccanismi. In breve tempo il mio caro amico Murphy (sempre quello della legge) venne a trovarmi e anche questa volta la mia scarsa esperienza non fu di aiuto. Di lì a breve sarebbe così arrivato inesorabile il mio primo margin call… merda. Sembrava quasi che il mercato sentisse cosa stavo per fare e facesse sempre l’esatto opposto ogni volta che tentavo un’operazione. Dovevo fare esperienza.

Se la teoria non basta

Con l’aiuto di Mauro, che voglio ringraziare per il suo tempo, questa volta una persona in carne e ossa, anch’egli con i miei stessi obiettivi, abbiamo deciso di fare esperienza con il buon vecchio metodo manuale. 10 anni di storico, A MANO!, a caccia di inefficienze o setup ripetitivi. Notti su notti trascorse a bruciarsi gli occhi di fronte ai monitor. Non potevamo arrenderci. Ormai volevamo a tutti i costi raggiungere l’obiettivo.

In questa fase abbiamo scoperto il COT Report e abbiamo iniziato a studiare la macroeconomia. Scaricati tutti i dati, abbiamo iniziato l’analisi degli storici, ed effettuato calcoli su calcoli per identificare un metodo scientifico che potesse dare un vantaggio statistico. Un lavoro immenso. Con il senno di poi, il più importante nella mia formazione da trader professionista.

Oggi

Sono trascorsi 20 anni da quel mio primo trade. Ho visto accadere di tutto: flash crash, fat finger, dichiarazioni improvvise delle banche centrali, prove di guerra, Trump!!! …eppure non è mai abbastanza. Sono consapevole di avere ancora molto da imparare. Ogni giorno osservo i mercati, li studio, li misuro e se trovo qualcosa di nuovo lo approfondisco subito. Programmo in MQL per avere dei software unici, cuciti su misura. Per evitare errori. Ho imparato a gestire le emozioni. Sono un maniaco del money management. Sono diventato ricco? No. Però posso dire di poter vivere di trading. Anche Mauro ha raggiunto i suoi obiettivi: adesso è consulente finanziario certificato SIAT.

Questo è il lavoro più bello del mondo.
Questo è il lavoro più difficile al mondo, non dimenticarlo ma
i.

Permettimi un consiglio

Internet è pieno di fregature. Non credere alle cose luccicanti. E’ pieno di NON-trader che fanno corsi di trading, a volte anche sponsorizzati dai broker! Ragazzini su YouTube che ti “svelano” le loro strategie vincenti. Segnali e software che ti fanno guadagnare mentre sei in spiaggia… Non è così. Il trading è fatto di sudore. Il trading è fatto di esperienza! Se vuoi veramente diventare un trader professionista sappi che la possibilità esiste, ma non farti fregare. Fissa degli obiettivi raggiungibili. Fai le cose per bene e impara ed essere consistente: è inutile guadagnare 10.000€ oggi e perderli tutti il mese prossimo.