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Struttura del prezzo

Struttura dei prezzi

E’ uno tra gli argomenti più sottovalutati e per questo causa di continui errori di interpretazione da parte di molti trader neofiti. Cerchiamo di fare chiarezza: il prezzo purtroppo o per fortuna non si muove in modo lineare, bensì continua a creare degli swing (inversioni) più o meno ampi e visibili su tutti i timeframe. Saper comprendere con certezza e precisione in quale struttura si colloca il prezzo è di cruciale importanza.

Un trend rialzista DEVE avere massimi e minimi crescenti.
Un trend ribassista DEVE avere massimi e minimi decrescenti.

Sembra facile a dirlo ma di fronte ad un grafico reale molte volte sorgono dei dubbi. Per ottenere un aiuto introduciamo il concetto di dominanza, ovvero il livello che, se oltrepassato, invalida la struttura e prepara la strada ad un momento di lateralità o di inversione.

La dominanza in un trend rialzista equivale ai suoi minimi.
La dominanza in un trend ribassista equivale ai suoi massimi.

Attenzione: in questa ultima definizione, non faccio riferimento ai minimi e massimi assoluti, bensì a quelli che si generano all’interno del trend primario (vedi esempio riportato a fondo pagina).

Fin quando la dominanza non viene violata, resta valido il trend evidenziato fino a quel momento.

E’ necessario inoltre comprendere la struttura in modo frattale, ovvero su più timeframe, partendo sempre da quelli più elevati: quindi settimanale, poi giornaliero, 4 ore, orario e via dicendo. Solo così è possibile comprendere veramente il movimento del prezzo.

Una volta compreso questo, come bravi commercianti cercheremo punti di ingresso a sconto con target verso i massimi precedenti. In modo frattale, quindi su timeframe inferiori, potremo ricercare opportunità di ingresso attingendo al nostro bagaglio di conoscenze. Vengono in aiuto gli order block, le inefficienze, le schematiche di Wyckoff, ecc…

Struttura di un trend rialzista